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Prepensionamento: cosa è realmente successo in questi ultimi 17 anni
Di Maria Simona Bellini in Comitato Prepensionamento per i Familiari di Disabili Gravi e Gravissimi
COORDINAMENTO NAZIONALE FAMIGLIE DI DISABILI GRAVI E GRAVISSIMI
Breve sintesi del percorso della Proposta di Legge sul Prepensionamento di coloro che assistono disabili gravi in ambito familiare
1988
Nasce Letizia, quarta figlia di una famiglia romana. Ad un anno la diagnosi: cerebrolesione corticale diffusa e profonda (in seguito verrà diagnosticata anche la Sindrome di Angelman). Prognosi: nessuna possibilità di recupero mentale e funzionale.
E’ subito evidente che non ci sono notizie disponibili per le famiglie né tantomeno possibilità di sostegno psicologico.
1994
Dall’incontro con altre famiglie con disabili gravi e gravissimi emerge l’esigenza di una maggiore attenzione verso queste particolari situazioni sociali, sconosciute ai più. Nasce l’idea di richiedere una particolare legiferazione sull’opportunità di prepensionamento per poter assistere al meglio i propri familiari. Si prendono i primi contatti con Parlamentari che si rendono disponibili e stilano le prime Proposte di Legge
1995
Siamo nella XII Legislatura. Iniziano gli incontri con politici ed amministratori di ogni schieramento politico a vari livelli. La sensibilità (e la disinformazione!) sull’argomento è molto forte.
1996
A Maggio inizia la XIII Legislatura.
La Sperling & Kupfer pubblica il libro “Vestita di Nuvole”, la storia di Letizia, rivolto alle famiglie che cercano informazioni. Dall’incontro con le numerose famiglie che si mettono in contatto con la mamma/autrice nasce il gruppo di auto-aiuto “Club della Letizia”, si comunica e ci si scambiano informazioni tramite email. Viene lanciato il primo appello via internet.
Incontro con l’On.le Antonio Guidi che fa sua la richiesta di prepensionamento presentando un emendamento alla Finanziaria 1997, poi trasformato in un Ordine del Giorno che ottiene parere favorevole con voto unanime di tutti gli schieramenti politici.
1997
La casa editrice Montedit di Melegnano (MI) risponde all’appello del Club della Letizia e mette a disposizione uno spazio internet gratuito nel proprio sito. I contatti con le famiglie si moltiplicano attraverso internet.
1998
In collaborazione con la Ledha (Lega per i Diritti degli Handicappati) di Milano, il Club della Letizia lancia il primo appello su Internet per il Prepensionamento
21 Maggio – Viene emanata la Legge n. 162 - "Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicap grave." Nel corso della discussione, emergono per la prima volta – nella relazione tecnica di accompagnamento del provvedimento – i numeri relativi ai beneficiari di un eventuale provvedimento sul prepensionamento: “I soggetti di cui all'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, accertati ai sensi dell'articolo 4 della medesima legge n. 104 del 1992 (nei quali la minorazione, singola o plurima, è tale da ridurre l'autonomia personale correlata all'età in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione) sono circa 80.000, e che tra questi soggetti in età adulta compresa tra i 18 e i 64 anni sono stimati pari a 50.000 unità.” Nella Legge non c’è alcun cenno relativo al prepensionamento nonostante le promesse di interessamento da parte di numerosi Deputati e Senatori.
1999
6 Ottobre - Nel corso della discussione della Proposta di Legge – che poi diverrà la Legge n.53/2000 – i Deputati Pozza Tasca, Piscitello e Di Capua presentano un emendamento che prevede: «I genitori di persone afflitte da handicap grave certificato dalle commissioni di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, che hanno maturato una anzianità contributiva di 25 anni potranno ottenere dall'INPS un accredito di 10 anni di contributi figurativi al fine di disporre della possibilità di andare in pensione con il requisito contributivo di 35 anni.». In quell’occasione l’On.le Livia Turco, Ministro per la solidarietà sociale affermava: «Il Governo concorda con il parere espresso dal relatore; vorrei però dire all'onorevole Pozza Tasca e all'onorevole Gardiol le ragioni per cui condivido l'invito rivolto loro a ritirare i propri emendamenti. La questione posta negli emendamenti in questione è assai importante; al riguardo, una commissione all'interno della consulta istituita presso il dipartimento affari sociali, composta da persone portatrici di handicap, sta studiando il problema. Chiederei, dunque, agli onorevoli Pozza Tasca e Gardiol di ritirare i propri emendamenti, in quanto è in corso un esame approfondito sulla questione, che potrà essere oggetto di un provvedimento più attentamente meditato.»
Era il 1999! Siamo nel 2011 e il provvedimento è ancora in fase di “attenta meditazione”.
Durante le dichiarazioni di voto fanno proprio l’emendamento anche i Deputati Elio Vito, Giorgio Gardiol, Antonio Guidi, Teodoro Buontempo, Giovanni Filocamo, Carmelo Porcu. Segue la votazione in Aula ma manca il numero legale, molti Deputati si assentano volontariamente al momento del voto. L’emendamento non passa.
21 Ottobre - Il Senatore Valletta presenta un Disegno di Legge specifico sul tema “Proposta di prepensionamento, non penalizzante ai fini economici, per i genitori che assistono figli disabili in condizioni di gravità”. E’ il primo di cui si abbia memoria. Non verrà mai nemmeno assegnato in Commissione. Siamo nella XIII Legislatura
Dicembre – Nel corso della Conferenza Nazionale sulle Politiche dell’Handicap Livia Turco, Ministro per la solidarietà sociale, afferma testualmente: «Nell'ambito della previdenza c'è un aspetto che mi sta molto a cuore e che io credo - Rosa (si rivolgeva a Rosa Russo Iervolino)- che noi dobbiamo mettere all'attenzione del Governo e del Parlamento, e che deve essere risolto in tempi rapidi: la possibilità di riconoscere una quota più elevata di trattamento in caso di reversibilità e la possibilità, sia pur selettiva e limitata ai casi più gravi, di prepensionamento per i familiari-lavoratori di disabili (Applausi). Io credo che questo sia un punto qualificante della riforma della previdenza, e penso che con questa occasione noi dobbiamo mettere all'attenzione del dibattito pubblico, di tutti - sindacati, imprenditori, forze politiche, istituzioni - questo aspetto. Chi si fa carico per tutta la vita di una persona che chiede cure 24 ore su 24 e che deve per forza lavorare, deve vedere riconosciuto in qualche modo questo alto, straordinario lavoro che fa (applausi). Credo che sia una questione non più rinviabile.»
In realtà è stata rinviata – e mai risolta – per altri 12 anni!
2000
Inizia la collaborazione con la Consulta per l’Handicap del XII Municipio di Roma e nasce il Comitato Promotore per il Prepensionamento.
23 Dicembre - Viene varata la Legge n. 388, che prevede un prepensionamento di 5 anni per i lavoratori disabili e sordomuti con invalidità non inferiore al 74%. I familiari che assistono disabili gravi e gravissimi vengono ancora una volta ignorati.
2001
30 Maggio - Inizia la XIV Legislatura nel corso della quale verranno presentate quattro Proposte di Legge alla Camera e tre Disegni di Legge in Senato. Le sottoscrivono, in totale, 131 Parlamentari.
2002
27 Dicembre – Viene emanata la Legge 289 (legge finanziaria 2003). Nel corso della discussione vengono ancora presentati emendamenti volti al prepensionamento dei genitori che assistono figli portatori di disabilità grave. Vengono tutti respinti per mancanza di copertura
2004
Viene avviata una prima raccolta di firme in forma di petizione a sostegno della Proposta di Legge. Vengono raccolte circa 6.000 firme.
2005
Luglio - Tra i numerosi incontri con Parlamentari ed istituzioni, offre qualche prospettiva quello con l’On.le Katia Bellillo che nel corso di due Legislature e con partecipazione trasversale, presenta tre Ordini del Giorno (n. 9/6177/32 del 15/12/2005; 9/1746-BIS/203 del 18/11/2006; 9/3256/306 del 15/12/2007) i quali impegnano il Governo “a valutare l'opportunità di estendere gradualmente le necessarie iniziative volte ad attribuire a coloro che accudiscono un familiare convivente al quale è stata riconosciuta una percentuale di invalidità pari al 100 per cento ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, le disposizioni relative al lavoro usurante concedendo tutti i benefici pensionistici che si traducono nella riduzione dell'età anagrafica e di contribuzione.”
23 dicembre – Viene varata la Legge n. 267, la Finanziaria 2006. Nel corso della discussione vengono inseriti emendamenti per la concessione del prepensionamento dalla XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati e, individualmente, dai Parlamentari Russo Spena, Alfonso Gianni, Provera, Valpiana, Zanella, Pecoraro Scanio, Boato, Bulgarelli, Cento, Cima, Lion, Di Giandomenico, Volontè e Liotta. Vengono tutti considerati inammissibili o per estraneita` di materia o per carenza di compensazione.
2006
Inizia la XV legislatura. Nel corso dell’anno vengono presentati due Disegni di Legge e sei Proposte di Legge per un totale di 211 Parlamentari firmatari, che prevedono l’equiparazione dell’assistenza a familiari disabili gravi, ai lavori usuranti con i relativi benefici pensionistici. Nasce il Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi.
2007
Nel corso dell’anno si susseguono le interpellanze parlamentari sulle possibilità di emanazione del provvedimento ma le risposte sono vaghe ed incomplete. Prosegue la raccolta firme in forma di petizione popolare che raccoglie oltre 140.000 adesioni
1 Febbraio - In collaborazione con l’On.le Bellillo viene organizzata la Prima Giornata Nazionale di Solidarietà alle Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi. L’adesione è massiccia e le due sale della Camera dei Deputati utilizzate allo scopo sono stracolme di politici, familiari e rappresentanti di enti ed istituzioni provenienti da ogni parte d’Italia. Tra gli altri danno il loro appoggio il Ministro Paolo Ferrero, il Ministro Rosy Bindi e il Vice Presidente della Camera dei Deputati Pierluigi Castagnetti (che afferma pubblicamente di considerare la PdL sul prepensionamento un “atto dovuto”) oltre a Parlamentari di ogni schieramento politico.
Le associazioni che si occupano di handicap – considerate tra le più rappresentative - disertano l’iniziativa. La loro mancata partecipazione si protrae fino ad oggi mentre da ogni angolo d’Italia decine e decine di amministrazioni locali (Regioni, Province, Comuni, Municipi, Comunità Montane, etc.) aderiscono attraverso delibere, ordini del giorno e risoluzioni che invitano le amministrazioni a legiferare al più presto sul prepensionamento.
5 Febbraio - La Proposta di Legge Bellillo viene assegnata alla Commissione Lavoro. Nel tempo verranno accorpate altre cinque proposte di Legge che prevedono il prepensionamento.
29 Marzo – inizia l’iter parlamentare della PdL
26-27-28 Giugno – per promuovere un’accelerazione dell’esame della PdL in Commissione Lavoro, il Coordinamento promuove tre giorni di sit-in Piazza Montecitorio in concomitanza con l’audizione dei propri rappresentanti presso la stessa Commissione (26 Giugno). Vengono raccolte numerose adesioni di personalità di ogni settore e di circa 100 Parlamentari ma solamente 2 di loro rispondono all’invito di trascorrere un week-end in una famiglia dove viva un disabile grave per rendersi conto del pesantissimo carico di lavoro diurno e notturno di cui i familiari si fanno carico. Nello stesso tempo si cerca di coinvolgere la stampa attraverso due manifestazioni concomitanti presso le sedi Rai di Roma e di Milano. La risposta dell’informazione giornalistica è quasi inesistente mentre su Internet l’attività del Coordinamento ha ampio risalto.
Luglio – Viene fondato ufficialmente il Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e gravissimi che assume la veste giuridica di associazione senza fini di lucro.
11 Settembre – Il Coordinamento viene ricevuto dal Presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti, che accoglie la petizione prendendo in carico le migliaia di firme giunte nel frattempo ed offrendo la propria disponibilità a far sì che la Proposta di Legge divenga al più presto norma dello Stato.
Questa la notizia riportata dai media: «Il presidente della Camera Fausto Bertinotti propone di accelerare il percorso della legge sulle disabilità gravi. Dopo aver ricevuto i rappresentanti delle famiglie dei disabili gravi, Bertinotti sottolinea l'importanza delle firme raccolte a sostegno della proposta di legge per l'equiparazione del lavoro di cura dei disabili gravi al lavoro usurante. "Si tratta di proposte praticabili - afferma, a proposito della possibilità di pensionamento anticipato dei familiari che assistono disabili gravi - che chiedono alla politica una capacità di risposta che non dovrebbe essere fuori dal novero delle cose possibili. Si potrebbe cominciare così a ricostruire la fiducia nella politica". Le famiglie dei disabili gravi "chiedono che l'iter della legge sia concluso rapidamente. E' possibile, si è molto avanti nel lavoro in commissione. La commissione potrebbe entrare in sede redigente, deliberante, visto che lo schieramento che la sostiene è molto ampio. In questo caso è lecito parlare di buona trasversalità". Per Bertinotti si tratta di un tema che apre "squarci di una civiltà diversa". Il riconoscimento del ruolo delle famiglie nell'assistenza ai disabili gravi "supera il conflitto pubblico/privato. Certo, il familiare svolge un ruolo di supplenza dello stato sociale, finché c'è svolge un ruolo di grande utilità sociale».
18 Settembre – l’esame della Pdl in Commissione lavoro riprende il suo iter
17 Ottobre – L’On.le Amalia Schirru, componente della Commissione Lavoro, presenta una nuova Proposta di Legge, la n. 3164, che risponde maggiormente alle aspettative delle famiglie ma quest’ultima PdL non viene accorpata alle altre. E’ firmata da altri 22 Deputati.
18 Ottobre – La Commissione Lavoro licenzia il testo unificato della PdL adottato come nuovo testo base ma lo stesso testo stravolge la volontà legislativa dei Deputati proponenti e le richieste del Coordinamento.
24 Ottobre – Le Commissioni I Affari Costituzionali e XII Affari Sociali della Camera dei Deputati esprimono il loro parere favorevole mentre la V Commissione Bilancio e Tesoro chiede un parere governativo sulle risorse finanziarie che non viene mai trasmesso, se non alla chiusura della Legislatura. La Proposta di Legge è bloccata!
31 Ottobre - Il Coordinamento viene ricevuto dal Presidente della Commissione Lavoro Gianni Pagliarini che esprime il dubbio che ci sia la volontà politica perché la Legge possa essere emanata.
3 Dicembre – Il Coordinamento partecipa alla Giornata Europea delle Persone con Disabilità. In conseguenza della assoluta mancanza di attenzione nei confronti delle famiglie disabili anche in questo ambito il Coordinamento inizia la propria attività di protesta denunciando sprechi di risorse da parte dello Stato a fronte degli stanziamenti inesistenti per queste famiglie.
2008
31 Gennaio - Il Coordinamento organizza una manifestazione nazionale a Roma per attirare l’attenzione sulle famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi nel corso della Seconda Giornata di Sostegno alle Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi e a promozione della Legge sul Prepensionamento. Vengono invitati a sfilare in corteo anche i Parlamentari. Lo slogan della manifestazione: «Le famiglie dei disabili gravi non sono una discarica sociale ma un’emergenza che non può più aspettare.»
Febbraio – Le Camere vengono sciolte e si chiude ufficialmente la XV Legislatura della Repubblica Italiana. Nel corso della discussione della Legge 28 febbraio 2008 n. 31, la conversione del Decreto “Milleproroghe”, decine e decine tra Deputati e Senatori presentano un emendamento che possa finalmente risolvere l’annosa questione “prepensionamento” di familiari che assistono disabili gravissimi. L’emendamento è l’unico ad ottenere l’unanimità di tutti i gruppi politici ma non viene portato in aula. I tempi per l’approvazione del Decreto non consentono modifiche. Stesso destino – e per gli stessi motivi – ha l’emendamento presentato al Senato. La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati riceve nel frattempo la tanto attesa relazione da parte della Ragioneria di Stato che boccia il provvedimento per mancanza di copertura. Non serve più a nulla ma è lampante la dimostrazione che allargare la platea dei beneficiari anche alle situazioni meno pesanti– come nel testo finale della Proposta di Legge presentato dall’On.le Pagliarini – non permette l’attuabilità del provvedimento.
Nel contempo viene firmato da tutti i capi-gruppo parlamentari un Ordine del Giorno che impegna il Governo a Legiferare sul prepensionamento di coloro che assistono disabili gravissimi, nel più breve tempo possibile.
Marzo – Nel corso della Campagna Elettorale Silvio Berlusconi, futuro Presidente del Consiglio, dichiara a più riprese (sia il TG1 che il TG5 filmano e divulgano le dichiarazioni) che il Prepensionamento di coloro che assistono disabili gravi sarà una delle prime Leggi emanate dal suo Governo.
Aprile - La XVI Legislatura della Repubblica Italiana inizia il 29 aprile 2008 con la riunione della prima seduta della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica e già lo stesso giorno l’On.le Stucchi presenta una nuova Proposta di Legge sul Prepensionamento. Ne seguiranno altre 13 per un totale di 52 Deputati firmatari che vengono assegnate alla Commissione XI Lavoro della Camera dei Deputati. Nello stesso tempo anche in Senato vengono presentati analoghi Disegni di Legge.
8 Luglio – Inizia l’esame in Commissione ed appare immediatamente evidente l’adesione di tutti gli schieramenti politici. Si tratta del primo provvedimento incardinato in sede referente nella Legislatura.
17 Luglio - Audizione dei rappresentanti del Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili Gravi e Gravissimi sulla proposta di Legge.
Ottobre – Il Comitato Ristretto della Commissione Lavoro, nominato in Luglio, elabora un Testo Unificato del provvedimento sul Prepensionamento
Novembre – La Commissione Lavoro richiede una relazione tecnica al Governo per valutare l’impatto economico del provvedimento che è ora di fatto bloccato.
2009
Gennaio– Il Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi incontra il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini che garantisce la massima disponibilità.
Aprile – La Commissione Lavoro sollecita il Governo all’invio della relazione tecnica richiesta oltre 5 mesi prima e mai pervenuta
Maggio – Finalmente giunge la relazione tecnica con parere negativo. Il Coordinamento lamenta l’eccessivo allargamento della platea dei beneficiari e conteggi non del tutto aderenti alla reale incidenza dell’handicap grave sulla totalità dei disabili certificati nel nostro paese.
Luglio – La Commissione Lavoro elabora un nuovo Testo Base che riduce i beneficiari del provvedimento e quindi le spese.
Settembre – Le Commissioni I Affari Costituzionali e XII Affari Sociali e la Commissione Parlamentare per le Questioni Regionali danno parere favorevole al nuovo Testo. La Commissione V Bilancio e Programmazione richiede una relazione tecnica al Governo per valutare l’impatto economico del provvedimento.
Novembre – Si riunisce nuovamente il Comitato Ristretto ma il provvedimento è nuovamente bloccato in attesa che INPS e INPDAP individuino i reali beneficiari del provvedimento stesso sulla base dei parametri scaturiti dal nuovo Testo Base
2010
Febbraio– Il Comitato Ristretto è di nuovo al lavoro e si susseguono i contatti con INPS, INPDAP e Ragioneria di Stato. I dati forniti sugli eventuali beneficiari, purtroppo, valutano la spesa massima che risulta molto alta.
Nel corso del successivo lavoro della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, sulla base di un nuovo Testo Unificato che propone soluzioni diverse per lavoratori pubblici e privati, si giunge finalmente ad un accordo di massima anche sulla copertura finanziaria. Finalmente si va in Aula!
19 Maggio – E’ una data storica! Il provvedimento passa all’unanimità alla Camera dei Deputati ma il personale della Scuola e degli Enti Locali resta escluso e gli Enti Pubblici possono rifiutare la richiesta degli aventi diritto. Vengono presentati e votati favorevolmente numerosi Ordini del Giorno che impegnano il Governo ad includere anche questi ultimi lavoratori ed evitare il rifiuto delle amministrazioni pubbliche. La platea dei beneficiari è comunque ora molto ristretta ed è evidente che alcuni emendamenti saranno necessari per rendere giustizia agli esclusi e per evitare alcuni abusi che potrebbero essere perpetrati sulla base della mancanza di un periodo minimo di assistenza per l’accesso ai benefici da parte di alcuni lavoratori.
Il provvedimento viene trasmesso al Senato della Repubblica e la prima calendarizzazione è prevista per il 6 Luglio 2010. Viene individuato quale Relatore del Disegno di Legge il Sen. Pichetto Fratin.
La Commissione Lavoro del Senato chiede dunque i prescritti pareri alle Commissioni di merito. Tra queste la Commissione Bilancio che richiede una nuova relazione alla Ragioneria di Stato.
Siamo di nuovo bloccati? Il rischio di andare nuovamente alle urne, prepara per le nostre famiglie una nuova beffa?
Nel frattempo vengono forniti alle Commissioni Lavoro e Bilancio del Senato alcuni documenti trasmessi dal Premio Nobel Elizabeth Balckburn che evidenziano lo stress al quale sono sottoposti coloro che assistono disabili gravi con conseguente, sensibile accorciamento delle aspettative di vita dai 9 ai 17 anni. Ma nemmeno questo sortisce alcun effetto!
I tempi si allungano, siamo ad un anno e mezzo dal voto favorevole alla Camera e ancora si rimanda la discussione in Commissione al Senato! Ormai è nuovamente tutto fermo…
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